La regione vinicola del Chianti in Toscana è una delle più importanti d'Italia, con circa 25.000 ettari di vigneti. I vini prodotti nella tradizionale zona di produzione tra Siena e Firenze portano la denominazione Chianti Classico. La piramide della qualità dei vini del Chianti Classico distingue tra «Gran Selezione», i vini più prestigiosi, «Classico Riserva» e «Classico». I vini delle zone circostanti, invece, utilizzano una denominazione diversa. Oltre al nome «Chianti», ne riportano l'esatta provenienza. Ad esempio il «Chianti Colli Senesi» o il «Chianti Colline Pisane».

Gocce variegate e creative

Il Chianti si è guadagnato una grande fama grazie alle sue bottiglie panciute, avvolte nella paglia. Il «Fiasco» con chiaramente il Chianti al suo interno, divenne ben presto l'epitome della gioia di vivere italiana, della «Dolce Vita». Il Chianti moderno, tuttavia, non ha più molto in comune con il vino leggero che un tempo aveva un posto fisso sulla tavola da pranzo degli italiani. Oggi la regione Toscana è sinonimo di stili di vino variegati e creativi e celebra il successo internazionale.

La prima pietra fu posta già a metà dell'Ottocento dal grande proprietario terriero e barone Bettino Ricasoli: in decenni di lavoro ha sviluppato la composizione del Chianti, che è valida ancora oggi. L'uva Sangiovese costituisce almeno l'80% del vino e spesso viene miscelata con il Canaiolo e, in quantità minore, con uve bianche. Questa composizione unica produce vini intensi dal colore rosso intenso.