L'Amarone è un vino portentoso. La fonte della sua forza? L'appassimento della composizione di uve Corvina, Rondinella e Molinara su appositi graticci di legno. L'uva viene regolarmente girata, perdendo fino a metà del suo peso per evaporazione. È una fase particolarmente delicata, infatti durante l'essiccazione, il frutto tende a marcire e, se necessario, ha bisogno di essere ventilato. Con l'evaporazione dell'acqua, gli zuccheri naturali, gli acidi e i tannini si concentrano negli acini - questo è anche il motivo della successiva pienezza e del contenuto alcolico relativamente elevato dell'Amarone. L'uva ottenuta, simile all'uva passa, viene quindi pigiata e lasciata fermentare, trasformandosi in un vino secco.

Gli abitanti del luogo chiamano l'intero processo produttivo «appassimento». Più a lungo dura, più forte diventa l'Amarone che ne risulta. Prima di poter essere messo in vendita, l'Amarone deve invecchiare per almeno due anni. Tradizionalmente, il vino matura in botti di legno di rovere sloveno. Nelle barriques i tannini si sviluppano in modo particolarmente morbido. Grazie alla frutta concentrata, un contenuto alcolico del 15% non è raro.

Vale la pena aspettare: dopo l'invecchiamento in botti di legno, l'Amarone si presenta con un gusto intenso, amaro e dolce allo stesso tempo. L'Amarone, come dice la parola stessa, deve il suo nome all'aggettivo «amaro», una nota di gusto presente in queste gocce divine. Il bouquet fruttato con l'elegante tocco di mandorla amara rende l'Amarone il preferito dagli amanti del vino di tutto il mondo.