Sicilia - la più grande regione vitivinicola d'Italia

La Sicilia è sia la più grande regione d'Italia in termini di superficie sia la più grande regione vitivinicola del paese. Un tempo importante colonia greca, la Sicilia vanta una tradizione vitivinicola secolare. Più di 120.000 ettari di vigneti si trovano oggi su quest’isola del Mediterraneo, la maggior parte dei quali è coltivata a vitigni a bacca bianca. 

Bild_gross_2

Oltre il 60% di tutti i vitigni coltivati in Sicilia sono di varietà bianche - un dato sorprendente se si considera il clima caldo e soleggiato. Il predominio del vino bianco si spiega rapidamente: il Marsala, un vino da dessert simile al Porto, ha dominato il mercato nazionale del vino negli ultimi decenni. Sebbene l'interesse per il Marsala sia in calo da tempo, molti viticoltori coltivano ancora oggi il vitigno bianco Catarratto, elemento principale del vino da dessert, da cui i viticoltori producono sempre più spesso vini bianchi fruttati, che sono molto piacevoli da gustare.

Anche il Marsala un tempo veniva pigiato quasi esclusivamente dalle uve leggere dei vitigni del Grillo. Oggi il Grillo è comunque importante, ma si fonde principalmente con lo Chardonnay o l'Inzolia per ottenere vini bianchi aromatici.

Il principe siciliano: La produzione del Nero d'Avola

La produzione del vino rosso siciliano nel corso del XX secolo si è concentrata quasi esclusivamente su vini da tavola semplici ed economici. All'inizio degli anni Novanta, una nuova generazione di viticoltori ha scoperto l’enorme potenzialità dei vitigni locali e ha iniziato a produrre grandi vini con il Nero d'Avola e il Frappato. In particolare il Nero d'Avola, con 19.000 ettari è il vitigno più coltivato in Sicilia e conferisce ai vini un carattere potente e altamente aromatico. Il «Principe di Sicilia» viene spesso assemblato con le vivaci uve Frappato, più raramente con varietà straniere come Cabernet Sauvignon, Syrah o Merlot.

Lo sapevate?

La viticoltura estensiva in Sicilia risale all'VIII secolo avanti Cristo. In questo periodo, i greci colonizzarono l'isola, che da allora appartenne alla Grande Grecia per diverse centinaia di anni. Già in questo periodo i nuovi abitanti iniziarono a coltivare il vino, molto prima che questa conoscenza si diffondesse sulla terraferma italiana.

Il nostro suggerimento