Il rosé è adatto a tutte le occasioni, anche in marzo; oltre a essere un ottimo aperitivo, si presta ad accompagnare quasi di tutto. Per questo nel nostro assortimento trovate quasi due dozzine di rosé di Francia, Svizzera, Italia, Portogallo, Sudafrica e dagli Stati Uniti.

Sempre più spesso chi ama il vino alterna al rosso e al bianco un bicchiere di rosé, e non solo d’estate, ma durante tutto l’anno. Un rosé fresco e fruttato come il Domaine Saint Jean Rosé, ottenuto da Grenache e Syrah, è indicato per antipasti, carne, pesce, frutti di mare e pollame; oppure come aperitivo. Si raccomanda di bere il Domaine Saint Jean il più fresco possibile per esaltarne acidità e fruttato. Lo stesso dicasi per l’Epicuro Rosato Puglia IGT e il Dôle Blanche de Chamoson AOC Valais.
La maggior parte dei rosé si ottiene da uve scure relativamente povere di tannini; più a lungo un vino riposa sul mosto, più scuro diventa. Il motivo è semplice: l’alcol formatosi durante il processo di fermentazione libera i pigmenti dalle bucce. Più dura questa fase e più sono i pigmenti liberati. Ecco perché per fare un rosé i chicchi pigia- ti sono fatti fermentare solo per poche ore e poi leggermente spremuti. Le gradazioni di colore del vino rosé vanno dal salmone pallido, come per il Domaine Saint Jean, al rosso ciliegia.

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