Fenici, Normanni, Romani - nel corso della storia molte grandi potenze hanno apprezzato il vino pugliese. Già 3.000 anni prima di Cristo, i greci coltivavano le viti sul tallone dello stivale italiano. E la tradizione della viticoltura continua ancora oggi: la Puglia, insieme alla Sicilia, fornisce la maggior parte della produzione vinicola italiana. La vite è coltivata in tutta la provincia del sud Italia, dalla penisola del Gargano a nord fino alla penisola salentina a sud.

Le alte temperature e il forte soleggiamento garantiscono vini corposi. In estate il termometro sale a 45 gradi durante il giorno, mentre di notte la brezza marina raffredda l'aria. L'ampia escursione termica tra il giorno e la notte permette alle uve di maturare perfettamente. In particolare il Primitivo pugliese è diventato negli ultimi anni il preferito dagli amanti del vino europeo. Il Primitivo, che ha conquistato il nuovo mondo come Zinfandel, produce vini rossi particolarmente potenti. Anche il Negroamaro e il Nero di Troia brillano di aromi fruttati e intensi. I vitigni a bacca bianca sono molto più rari in Puglia. Essi rappresentano solo un quinto circa della superficie coltivata. Tra le specialità vinicole locali ci sono il Verdeca e il Bianco di Alessano.