Petit Verdot – Un grande piccolo verde
Il Petit Verdot a maturazione tardiva fa parte del classico assemblaggio dei vitigni Médoc di Bordeaux. La varietà è una delle più antiche della Francia – oggi non si conoscono nemmeno più le sue origini più recenti. A differenza della Francia, dove il Petit Verdot è utilizzato quasi esclusivamente in uvaggio con altri vitigni, i viticoltori delle regioni vinicole più calde producono vini rossi forti e puri.

Tradotto letteralmente il nome Petit Verdot significa «piccolo verde», un riferimento alle uve, che rimangono verdi a lungo e che maturano pienamente solo molto tardi nell'arco dell'anno. La maturazione tardiva degli acini rende la coltivazione del Petit Verdot un rischio, soprattutto per i viticoltori europei. Infatti, se le uve non maturano in modo ottimale, sviluppano solo una frazione del loro grande potenziale. Di conseguenza, la superficie coltivata a Petit Verdot in Europa ha subito un forte calo negli ultimi decenni. Oggi, questo vitigno gode di grande fama soprattutto nella regione di Bordeaux, nella Penisola Iberica e in Australia, dove sorgono le maggiori aree di coltivazione, con oltre 1.500 ettari.
Un piacere sia in purezza che in uvaggio
Le cantine delle regioni soleggiate come l'Australia, il Cile, il Sudafrica e la California producono generalmente i loro vini Petit Verdot in purezza varietale. Nel clima caldo, gli acini esigenti maturano pienamente e generano vini rossi corposi. Soprattutto il lungo finale di questi vini opulenti spesso rende i nettari varietali puri una vera e propria punta di diamante. Le bucce spesse sono ricche di coloranti intensi e forniscono un colore rosso scuro e profondo.
In Europa, il taglio con altri vitigni è comune. Nel Médoc francese occidentale, il Petit Verdot è un componente dei vini rossi bordolesi di alta classe. Cantine come Château Lafite-Rothschild o Château Margaux rimangono fedeli al vitigno tradizionale e lo assemblano con Merlot e Cabernet Sauvignon. Anche una piccolissima percentuale di uva Petit Verdot influisce in modo decisivo sulla cuvée – l'elevato tenore di tannini fornisce una struttura più complessa e un'eccellente durata di conservazione. Una buona bottiglia di vino ottenuto da uve Petit Verdot può quindi essere facilmente dimenticata per qualche anno nella cantina di casa.
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