Per i suoi impianti di refrigerazione, Denner punterà d’ora in avanti sul refrigerante naturale CO₂, decisamente più ecologico e a buon mercato rispetto ai prodotti sintetici. Questa soluzione a basso impatto ambientale viene utilizzata in tutti i nuovi punti vendita e in quelli oggetto di cambio di ubicazione, per un totale di 30-40 sedi. Dopo la modernizzazione delle proprie filiali nell’ambito del progetto «Fokus», Denner continua a investire per migliorare l’efficienza energetica della propria rete di vendita e si avvicina ulteriormente all’obiettivo, stabilito nella strategia della sostenibilità, di ridurre le emissioni di CO₂ del 10% entro il 2020.

Il propano, possibile refrigerante del futuro

Nell’ambito di un progetto pilota, Denner fa addirittura un altro passo avanti e in alcune sedi sperimenta l’uso del propano (R290), che aiuta a ridurre l’effetto serra in modo ancora più incisivo rispetto al refrigerante CO₂. La soluzione più ecologica attualmente disponibile per conservare prodotti freschi e surgelati all’interno di mobili, celle e congelatori a pozzo per le offerte dovrebbe migliorare ulteriormente l’efficienza energetica delle filiali negli anni a venire. I vantaggi, da un lato, risiedono nella semplicità di installazione: infatti, non è più necessario costruire tubi di refrigerazione collegati all’impianto centralizzato, un lavoro dispendioso in termini di tempo e costi. Dall’altro si riducono al minimo i rischi, poiché un eventuale incidente coinvolgerebbe solo il singolo apparecchio e non l’intera filiale. A Villmergen è stata inaugurata la prima filiale che

sfrutta questa tecnologia, compreso il recupero simultaneo di calore, per l’intero punto vendita e il magazzino. I primi risultati sono promettenti. I dati raccolti durante la fase di test attualmente in corso permetteranno di comprendere se il propano potrà essere utilizzato a titolo complementare come refrigerante naturale nelle filiali Denner.