L’origine di questo nome inusuale e molto di più: ovvero, come si prepara questa squisita pietanza lo potete vedere qui.
Non spaventatevi - non è contagiosa... ma crea dipendenza! Tuttavia, a seconda della fonte, il nome ha un nesso con la malattia infettiva: durante l’epidemia di colera, si dice che il popolo vallesano si sia barricato nelle proprie case per proteggersi e abbia cucinato solo con gli ingredienti che erano pronti a portata di mano. Un’altra spiegazione è che il cholera veniva posato nel carbone - in vallesano «chola» - per essere cotto.
Significato o meno, il cholera è ancora oggi un’ottima pietanza per sfruttare gli avanzi, dopo le festività, quando si hanno ancora resti di formaggio per raclette e patate.
Pasta
Tempo di preparazione: circa 1 ora e 45 minuti