Panzarella 2.0

Il cosiddetto mangiare dei poveri è spesso semplicemente gustosissimo! Probabilmente perché quando si ha poco a disposizione si cerca di trarne il massimo. Questa panzarella è a dir poco squisita!

Pane fritto, cholera o arrosto ripieno: il mangiare dei poveri è spesso una vera e propria bontà. Bisogna solo sapere come trarre il massimo dai singoli ingredienti, in fatto di gusto e freschezza. La panzarella si prepara tradizionalmente con pane vecchio. Si consiglia di mescolare anticipatamente il pane con il condimento e poi mettere l’insalata in frigorifero per circa 30 minuti. Io prendo in questo caso del pane fresco, aggiungendo alla classica pietanza (pane e pomodori) alcuni altri ingredienti. Giusto per darle un tocco personale. Fate anche voi così e modificate la ricetta come vi garba.

A proposito: alcuni ingredienti, come il pane, ad esempio, si trovano nel nuovo assortimento IP-Suisse da DENNER. È geniale che un discount svizzero proponga prodotti sostenibili e ottenuti con metodi il più naturale possibile.

• 1 pane bianco (baguette o simile), circa 200 g, tagliato a dadi grossi.
• 400 g di pomodori ciliegia, tagliati in quattro
• 75 g di olive
• 50 g di rucola
• 50 g di pinoli
• 2 spicchi d’aglio, tritati finemente
• 1 cipollotto, tritato finemente
• 5 cucchiai di olio d’oliva
• 2-3 cucchiai di aceto di vino rosso
• 1 manciata di basilico, tagliato a strisce sottili
• 1/2 mazzetto di prezzemolo, tritato finemente
• Sale, pepe

1. Riscaldare il forno ad aria calda a 180 °C
2. Mescolare il pane e l’aglio con un po’ d’olio d’oliva, sale e pepe
3. Ricoprire una teglia con carta da forno e infornare per circa 4-5 minuti (girare il pane dopo 2 minuti)
4. Non appena il pane a formato una crosticina dorata, toglierlo dal forno e metterlo da parte.
5. Tostare brevemente i pinoli in una pentola fino a che non assumono una colorazione brunastra.
6. Mettere tutti gli ingredienti un’insalatiera
7. Aggiungere 2-3 cucchiai di aceto di vino rosso e circa 5 cucchiai di olio d’oliva. Salare e pepare a piacere e mescolare.

Benvenuti in Toscana!